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Riattivati i reparti e i servizi all’ospedale di Tivoli, tranne il pronto soccorso

28/05/24 - 15:04

L’ospedale San Giovanni Evangelista di Tivoli ha riattivato, ieri, i reparti e i servizi nel pieno rispetto del cronoprogramma, anticipando i lavori stabiliti dalla tabella di marcia, come nel caso del reparto di Oncologia e il relativo Day hospital oncologico, entrambi operativi dal 20 maggio.

Questa mattina il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il direttore regionale della Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani, e il commissario straordinario dell’Azienda sanitaria locale Roma 5, Silvia Cavalli, hanno constatato lo stato di riqualificazione e le nuove apparecchiature della struttura sanitaria.

Dopo sei mesi, il nosocomio vede il superamento dell’emergenza scaturita dall’incendio dello scorso dicembre, nel corso del quale hanno perso la vita tre persone, e torna a garantire le prestazioni chirurgiche, diagnostiche e ambulatoriali alla comunità, a eccezione del pronto soccorso che tornerà a essere operativo dal prossimo 30 settembre, come stabilito dal cronoprogramma presentato il 18 marzo scorso, i cui servizi sono comunque garantiti dal Punto di primo intervento attivato dal 25 marzo.

L’Azienda sanitaria locale Roma 5 ha provveduto, dopo il dissequestro della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, dell’ala A e dell’ala B, alla riattivazione in sicurezza sia delle tecnologie sia degli impianti che dei reparti, dei servizi e degli ambulatori del presidio, che già da 24 ore è tornato ad essere fruibile quasi al completo dei propri spazi sanitari.

Il San Giovanni Evangelista, oltre al reparto di Oncologia, ha aperto il Laboratorio analisi, il reparto di Chirurgia generale, Blocchi operatori, il reparto di Rianimazione e la Terapia intensiva, il Punto nascita, il reparto di Emodinamica, il reparto di Cardiologia e l’Unità di terapia intensiva cardiologica, l’area materno infantile (Blocco parto, nido, Patologia neonatale, Ostetricia e Ginecologia, Pediatria), il reparto di Ortopedia e Traumatologia, il reparto di Urologia, il servizio di Otorinolaringoiatria, la sezione di Anatomia patologica e il servizio di Chirurgia multidisciplinare, con la modalità di ricovero week hospital.

Dallo scorso marzo, l’ospedale di Tivoli aveva aperto gradualmente al pubblico il Punto di primo intervento, il reparto Dialisi, il reparto di Nefrologia, il servizio di Immunoematologia e Medicina trasfusionale (Simt), il reparto di Medicina, il servizio di Radiologia e il servizio psichiatrico di diagnosi e cura (Spdc).

Si avvia così alla conclusione la fase emergenziale, che lo scorso dicembre aveva spinto il presidente Rocca, insieme con il direttore Urbani, a mettere in campo delle misure straordinarie:

  • l’estensione del “Progetto sperimentale e temporaneo per la gestione del sovraffollamento dei pronto soccorso degli ospedali del Lazio”, attraverso l’attivazione di 178 posti letto con le strutture accreditate. Una misura vitale per non appesantire i pronto soccorso e i reparti degli ospedali della Asl Roma 5 e della Capitale. Si è provveduto al tempestivo trasferimento dei pazienti dai pronto soccorso degli ospedali dell’azienda ospedaliera-universitaria Sant’Andrea, del Policlinico universitario Umberto I, Sandro Pertini, del Policlinico Tor Vergata, Casilino e Madre Giuseppina Vannini;
  • la costituzione di una Commissione per un’indagine conoscitiva sanitaria e tecnica, il cui compito è quello di ricostruire la dinamica del rogo, di fornire eventuali ulteriori elementi di valutazione alla Direzione competente, e di elaborare eventuali soluzioni idonee, volte a garantire la sicurezza delle cure e a prevenire il verificarsi in futuro di eventi simili;
  • l’approvazione del Nuovo Ospedale Tiburtino nell’ambito del Piano degli investimenti in edilizia sanitaria (ex articolo 20) nel dicembre scorso. L’investimento previsto è di 204 milioni di euro. L’amministrazione Rocca ha sbloccato l’intervento per la realizzazione del Nuovo Ospedale Tiburtino con 392 posti letto, a fronte degli attuali 261 posti letto dell’ospedale di Tivoli.

Precedentemente, il presidente Rocca aveva fatto approvare in Giunta regionale il piano di investimenti in edilizia sanitaria, pari a 37 interventi, per un miliardo e 171 milioni di euro: dall’adeguamento sismico e antincendio di Asl e ospedali per 335 milioni di euro e 375 milioni di euro, fino all’acquisto di nuovi macchinari. In poco più di tre mesi la Regione ha programmato le risorse che attendevano di essere finalizzate da anni.

«Vivere l’emergenza dell’incendio dell’ospedale di Tivoli è stato devastante. Le vittime, le immense difficoltà dei cittadini e dei professionisti sanitari. Il rispetto del cronoprogramma era doveroso e intendo rivolgere il mio ringraziamento al commissario dell’Azienda Silvia Cavalli, al direttore Andrea Urbani e ai tecnici delle Aziende sanitarie Roma 2 e 5.
Oggi restituiamo i reparti, i servizi e gli ambulatori in sicurezza, insieme con le nuove apparecchiature. E presto riaprirà il pronto soccorso. Il nostro impegno per il miglioramento del Servizio sanitario regionale è massimo, come dimostrano le 14mila assunzioni già autorizzate (molte delle quali riguardano proprio l’Asl Roma 5) e l’incessante lavoro per acquisire le agende dei privati convenzionati, al fine di abbattere le liste d’attesa. In questo territorio siamo al lavoro per la realizzazione del Nuovo ospedale tiburtino», ha dichiarato il presidente Rocca.

«A pochi mesi da quella tragica notte, l’ospedale di Tivoli sta progressivamente riprendendo la sua attività e il suo ruolo nella rete ospedaliera della Regione. È importante sottolineare che le assunzioni, autorizzate la settimana scorsa, consentiranno non solo di riaprire in sicurezza l’ospedale di Tivoli, ma di mantenere il potenziamento dei servizi che hanno interessato gli altri ospedali della provincia di Roma, grazie al temporaneo trasferimento del personale dell’ospedale di Tivoli», ha spiegato il direttore della Direzione Salute, Andrea Urbani.

«L’ospedale di Tivoli è stato riaperto dopo importanti interventi di adeguamento antincendio e di riqualificazione, realizzati grazie al supporto della Regione Lazio. Il nosocomio torna così ad assumere il suo ruolo centrale sia nell’offerta sanitaria della Asl Roma 5 che della Regione Lazio. Sono tuttora in atto i lavori di potenziamento, quali la realizzazione di due sale di Endoscopia digestiva e del nuovo Pronto soccorso, che riaprirà nel mese di settembre. Sono in programmazione le attivazioni della Neurologia con lo Stroke Unit e della Radiologia interventistica», ha aggiunto il commissario Cavalli.

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