Dopo i giorni trascorsi a tavola con parenti e amici, un po’ di relax ci vuole e, per chi ama stendersi sul divano o sedersi su una poltrona con un bel libro da leggere, abbiamo pensato di darvi qualche consiglio.
Non seguiremo le classifiche dei più venduti, che in molti già avranno ricevuto in regalo, ma quelli che abbiamo letto per voi.
POPOFF – Graziano Gala – Minimum Fax
È notte fonda quando alla porta di Cimino, un vecchio strambo e un po’ smemorato, bussa un bambino che nessuno ha mai visto prima e che sembra essere apparso dal nulla. Con il volto coperto da una sciarpa, e imbacuccato in vari strati di giubbotti, ha una sola domanda per Cimino: “Mi scuci, ciniore, à visto peccaso mio pattre?”. In paese il cibo scarseggia, vecchi rancori mai sopiti sono sempre sul punto di eruttare in tragedia, antiche ingiustizie attendono di essere vendicate e gli abitanti diminuiscono giorno dopo giorno a causa di misteriose lettere di espulsione. Senza un nome e senza una casa, il bambino – ribattezzato Popoff – sa che i genitori sono lì da qualche parte e con l’aiuto dei pochi disposti a dargli una mano è determinato a trovarli.
Graziano Gala racconta con incredibile delicatezza la storia del piccolo Popoff, che in un paesaggio umano vecchio di secoli si innamora delle candele votive, segue una dolce ninna nanna cantata nel cuore della notte dalle casse del supermercato, assiste impotente al terribile spettacolo della crudeltà umana.
Popoff non è un libro qualsiasi, forse non è neanche un libro. Popoff é un regalo per chi sa capire, per chi il dolore lo guarda in faccia anche quando dilania. Popoff é la storia di tanti ma non di tutti. É un libro che pesa come un macigno perché racconta una verità che troppi si nascondono. Popoff é un bambino infagottato come molti di noi lo sono stati e lo sono ancora. E non te lo dimentichi quel “Mi scu-ci, ci-niò-re, à visto pe-ccaso mio pa-ttre?”
I GIORNI PARI – Maria Caterina Prezioso – Arkadia
Italia 1940-1955. Sara e Silvana, una specchio dell’altra. Due storie che si alternano per poi forse incontrarsi solo anni dopo. Anni feroci in Italia e nel mondo. Quelli del fascismo, della Seconda guerra mondiale, della sconfitta e della rinascita. Sara è una ragazzina ebrea che, scampata alla Shoah, troverà rifugio nel piccolo borgo di Sperlonga. Silvana, invece, è una ragazzina di Val Melaina, una borgata di Roma, che arriverà al Forlanini, il Sanatorio di Roma, luogo in cui tenterà di sopravvivere e diventare una donna. Attraverso le loro voci conosceremo gli altri personaggi, alcuni realmente esistiti, le loro famiglie, la giovinezza vissuta nel periodo della guerra e gli accadimenti del periodo successivo.
Al termine del libro verrà raccontato il destino di ciascuno dei protagonisti, quelli che ce l’hanno fatta e quelli che si sono arresi. Il libro di Maria Caterina Prezioso ha il pregio e la capacità di raccontare uno dei periodi più bui vissuta da Roma durante il fascismo prima e dopo la caduta di Hitler e Mussolini.
Ma è la Storia questa volta, che la scrittrice ha studiato e raccontato in modo eccellente, anche con ‘storie’ più piccole ma sempre vere, a fare da scenario alle due protagoniste. Due ragazze prima e poi donne, che sono dovute crescere troppo in fretta, una a causa della sua malattia e l’altra per scampare alle deportazioni del Ghetto di Roma. Le loro vita camminano parallele e dopo poche pagine il lettore si ritrova con loro, nei padiglioni del Forlanini o a guardare il mare di Sperlonga da una finestra. Nonostante il dolore narrato, I GIORNI PARI, è un libro di una delicatezza estrema.