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Fermato un 28enne coinvolto nella sparatoria dove è rimasta uccisa Caterina Ciurleo

25/05/24 - 12:07

Sono bastate 24 ore agli investigatori della squadra mobile di Roma per risalire a chi ha sparato da un’auto il colpo mortale che giovedì sera ha ucciso l’ottantunenne Caterina Ciurleo che si trovava in un’altra auto insieme alla sua amica.

Il fermato è un 28enne, che ha esploso, in via Riserva Nuova in zona Villaggio Prenestino, il colpo di pistola che ha ucciso la donna.  Gli investigatori sono risaliti ad una Fiat 500 rossa su cui viaggiava il giovane.

È successo tutto nella frazione di pochi minuti, Caterina era appena stata in un centro commerciale e stava tornando a casa a bordo della Smart guidata da un’amica, una 63enne. All’improvviso le due donne sono rimaste coinvolte in un inseguimento diventato un agguato a colpi di arma da fuoco, con l’81enne che è stata colpita per errore.

La vittima è deceduta nelle prime ore di ieri in ospedale per le ferite riportate infatti uno dei cinque proiettili esplosi la colpita al polmone. Uno sbaglio fatale per l’anziana che è deceduta nelle prime ore di ieri, venerdì 24 maggio, in ospedale. Uno dei cinque proiettili esplosi, ha raggiunto Caterina alla schiena. La donna è stata sottoposta a due interventi chirurgici nella notte tra giovedì e venerdì, nella speranza di salvarle la vita.

Ma la ferita era troppo grave e nelle prime ore di ieri il suo cuore ha smesso di battere. Le indagini proseguono in cerca del movente e delle altre persone coinvolte nella sparatoria. A questo punto la Procura di Roma che coordina le attività degli investigatori ha, con ogni probabilità, aperto un fascicolo per omicidio.

È di pochi minuti fa una nota diramata dalla Questura di Roma in merito al fermo del ventottenne: “Con riferimento all’omicidio dell’81enne, si rappresenta che nel corso della nottata sono emerse evidenze investigative che hanno indotto a soprassedere all’adozione di provvedimenti restrittivi immediati a carico del 28enne, tuttora indagato. Proseguono le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia, finalizzate alla esatta ricostruzione dell’evento e all’identificazione di tutti i responsabili”

 

 

 

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