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Singapore, il Papa presiede la messa davanti a 50mila fedeli: “Dobbiamo abbracciare tutti”

12/09/24 - 14:20

Il National Stadium di Singapore affollato da 59mila fedeli arrivati per assistere alla messa presieduta da Papa Francesco nell’ultima tappa del suo viaggio.

“Se qualcosa di buono c’è e rimane in questo mondo è solo perché, in infinite e varie circostanze, l’amore ha prevalso sull’odio, la solidarietà sull’indifferenza, la generosità sull’egoismo” ha detto il Pontefice, durante l’omelia letta in italiano.

Il Papa è arrivato allo stadio dopo aver incontrato il presidente della Repubblica. Appena entrato nello stadio Papa Frncesco ha fatto un giro di campo a bordo di un golf cart, salutando i bambini e i malati in sedia a rotelle che gli si avvicinano. Poi la firma della benedizione apostolica di una coppia di sposi. Non mancano i selfie con i ragazzi e i bambini cui il Pontefice regala rosari.

Poi, durante l’omelia, il Papa cita san Giovanni Paolo II che si recò in visita a Singapore nel 1986: “Vediamo un riflesso dell’amore di Dio nell’amore caratterizzato da un profondo rispetto per tutti gli uomini, a prescindere dalla loro razza, dal loro credo o da qualunque cosa li renda diversi da noi”. e aggiunge: “C’è solo una meraviglia ancora più grande dello stupore che proviamo di fronte alle opere fatte dall’uomo e da abbracciare con ancora maggiore ammirazione e rispetto: “i fratelli e le sorelle che incontriamo ogni giorno sul nostro cammino, senza preferenze e senza differenze”.

Papa Francesco ha poi ricordato alcuni esempi di uomini e donne che si sono fatti interpreti dell’amore di Dio: prima di tutto la Madonna “nella quale vediamo l’amore del Padre manifestarsi in uno dei modi più belli e totali: quello della tenerezza di una mamma che tutto comprende e perdona e che non ci abbandona mai”.

A conclusione della messa, durante la quale una delle preghiere dei fedeli è stata dedicata al tifone che ha investito il Vietnam, l’arcivescovo di Singapore, cardinale William Goh Seng Chye, ha preso la parola per ringraziare in inglese il Papa per la sua presenza, 38 anni dopo l’ultimo viaggio di un Pontefice, San Giovanni Paolo II.

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