Una giornata dedicata alla gestione delle maxiemergenze è stata organizzata, in Regione, dalla Direzione Salute e Integrazione sociosanitaria, diretta da Andrea Urbani, coinvolgendo, nella sala Tevere della sede di via Cristoforo Colombo, gli attori principali del Ssr in occasione di un’eventuale emergenza in una struttura sanitaria.
Dopo aver rimodulato il piano di investimenti in edilizia sanitaria da 1,2 miliardi di euro, finalizzato alla messa a terra di 375 milioni di euro per l’antincendio e di 335 milioni di euro per l’adeguamento sismico di Aziende sanitarie e nosocomi, la gestione delle maxi-emergenze ospedaliere ed extra-ospedaliere è stata al centro della giornata di formazione per i dirigenti delle Aziende sanitarie del Servizio sanitario regionale: dal sistema nazionale di Protezione civile al Piano delle maxi-emergenze extraospedaliere, dalle linee guida del Piano di emergenza interno per il massiccio afflusso di feriti al Piano di emergenza ed evacuazione fino alla organizzazione del Giubileo del 2025.
Le Aziende sanitarie, protagoniste delle priorità d’intervento, delle pianificazioni e delle applicazioni delle linee guide, sono centrali anche nelle attività volte alla formazione e all’addestramento periodico del personale, attraverso le simulazioni in cui sarà attivato un allarme pubblico.
Nel dettaglio, il Piano di emergenza massiccio afflusso di feriti riguarda le disposizioni organizzative e procedurali che consentono a un ospedale di far fronte a una maxi-emergenza, mantenendo uno standard di trattamento dei pazienti paragonabile a quello garantito al singolo paziente. Inoltre, il Piano permette di coordinare i soccorsi a tutela sia dei pazienti sia delle persone presenti che dei lavoratori, al fine di mantenere i livelli di assistenza efficaci nelle situazioni di emergenza straordinarie interne e esterne al nosocomio.
Il Sistema di gestione delle emergenze intraospedaliere prevede il Piano di emergenza ed evacuazione, predisposto dalla Direzione strategica in collaborazione con il Responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione, con il quale sono stabiliti le azioni dei lavoratori in caso di incendio, le procedure attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti per l’evacuazione del luogo di lavoro, le disposizioni per chiedere l’intervento dei Vigili del fuoco e per fornire le necessarie informazioni durante l’emergenza, le specifiche misure per assistere le persone con esigenze speciali.
Nel corso della giornata formativa sono intervenuti, oltre al direttore Andrea Urbani, il direttore generale dell’Azienda regionale emergenza sanitaria 118 Paola Maria Corradi, nonché coordinatore della rete dei pronto soccorso per il Giubileo 2025; il direttore generale del dipartimento della Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Sisto Russo; i referenti delle maxi-emergenze, Federico Federighi e Paolo Crimisini; il direttore dell’Unità operativa complessa Rianimazione e Terapia intensiva dell’Istituto nazionale per le Malattie infettive Lazzaro Spallanzani, Maria Grazia Bocci; il responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione del Policlinico Umberto I, Cristina Perna; il dirigente del Policlinico universitario Agostino Gemelli, Riccardo Maviglia; il direttore della Unità operativa complessa del Servizio di emergenza sanitaria regionale “Roma – Città metropolitana” di Ares 118, Lucia De Vito; il direttore della Direzione medica di presidio dell’ospedale Sandro Pertini, Cristiana Bianchini; il direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale dei Castelli, Carla Giancotti; il dirigente medico dell’Azienda sanitaria locale Roma 5, Gennaro Cerone; il direttore dell’Unità operativa semplice dipartimentale Shock e Trauma dell’azienda ospedaliera San Camillo Forlanini, Emiliano Cingolani; il dirigente medico di Ares 118, Fabia Troisi; il direttore sanitario di Ares 118, Antonio Ientile; il dirigente dell’area Rete territoriale e specialistica della Regione Lazio, Sergio Ribaldi.