Prima di rientrare in Vaticano, di ritorno dal Viaggio Apostolico in Lussemburgo e Belgio, Papa Francesco si è recato nella Basilica di Santa Maria Maggiore, dove ha sostato in preghiera, come usa fare sempre, davanti all’icona della Vergine Salus Populi Romani.
Le note di “John Brown’s Body”, intonate sulla pista della Base aerea di Melsbroek, hanno accompagnato il Papa fino all’areo che lo ha riportato a Roma al termine del viaggio.
Firmato il Libro d’onore nella VIP Lounge della base militare – alla quale ha auspicato di essere “sempre al servizio della pace nel Belgio, in Europa e nel mondo intero – Francesco ha attraversato la pista su cui era schierata la Guardia d’Onore, quindi si è imbarcato sull’A321 Neo della Brussels Airlines. L’aereo con a bordo il seguito papale e i giornalisti è decollato alle 13,21 ed è atterrato alle 15 all’aeroporto di Roma Fiumicino.
Durante la messa, celebrata davanti a 40mila persone, Francesco è tornato sul tema degli abusi: “Chiedo a tutti: non coprire! Chiedo ai vescovi: non copriteli! Gli abusatori siano giudicati” ha detto.
Riferendosi all’incontro con le vittime, avuto all’arrivo in Belgio ha aggiunto: Li ho sentiti, ho sentito la loro sofferenza di abusati e lo ripeto qui: nella Chiesa c’è posto per tutti, tutti, tutti ma tutti saremo giudicati e non c’è posto per l’abuso, non c’è posto per la copertura dell’abuso. Il male non si nasconde: il male va portato allo scoperto, che si sappia, come hanno fatto alcuni abusati, e con coraggio. Che si sappia. E che sia giudicato l’abusatore che sia laica, laico, prete o vescovo: che sia giudicato”.