Questa mattina Papa Francesco è atterrato a Dili, capitale di Timor-Leste per la terza tappa del viaggio apostolico in Asia.
All’aeroporto internazionale “Presidente Nicolau Lobato”, il Pontefice è stato accolto dal presidente della Repubblica José Manuel Ramos-Horta e dal primo ministro Xanana Gusmão e dal nunzio apostolico l’arcivescovo Wojciech Załuski, accompagnati da due bambini in abito tradizionale che hanno offerto a Francesco dei fiori assieme a una tais, la tradizionale sciarpa timorese che gli hanno messo al collo.
A dare il benvenuto a Papa Francesco la popolazione di Dili, capitale di Timor-Leste, che registra il 90 per cento di cattolici, con ragazzi e adulti sui tetti delle case e sugli alberi, affacciati ai balconi, fuori dai negozi, in migliaia hanno gridato il loro benvenuto: “Bem-vindo Santitade” al Papa. In molti avevano in mano statue della Madonna, di Gesù o piccoli presepi.
Poi l’esecuzione degli inni davanti alla Guardia d’onore schierata sulla pista dell’aeroporto, con alcuni ministri che si sono inginocchiati al passaggio del Papa avvicinando la alla sua mano.
Dopo un breve momento di riposo pomeridiano, il Papa ripartirà in auto dalla Nunziatura alle 17.30, ora locale, per il primo degli appuntamenti di questa tappa del viaggio: la cerimonia di benvenuto e la visita di cortesia al capo dello Stato. Verso le 19, si terrà invece l’incontro con le autorità politiche, diplomatiche e civili di Timor-Est e il primo discorso nel Paese. In serata quindi cena e riposo per affrontare l’intensa giornata di domani, la nona del più lungo viaggio del suo pontificato.
