Domenica 31 dicembre 2023 torna l’ATLETICOM WE RUN ROME ed è subito festa.
«La We Run Rome – dichiara Camillo Franchi Scarselli, presidente dell’ASD Atleticom – si sta affermando anno dopo anno come un evento a forte vocazione sociale, turistica e naturalmente sportiva. Il 31 dicembre è un giorno di festa per tutti e correre i 10 km della nostra gara nel centro storico della città più bella del mondo è una cosa davvero speciale. Per questa ragione, mantenendo intatto lo spirito della manifestazione, basato su gioia e condivisione, quest’anno abbiamo ideato, in collaborazione con un noto tour operator, una proposta con diversi pacchetti turistici dedicati per passare il Capodanno a Roma e nello stesso tempo vivere un’esperienza magica come quella di correre l’Atleticom We Run Rome».
Cos’è che rende un evento speciale, un appuntamento da non perdere per nulla al mondo e riconosciuto in ogni angolo del pianeta? Pochi preziosi ingredienti, quelli che fanno dell’Atleticom We Run Rome l’evento di running più apprezzato non solo dai runners, ma da tutti gli appassionati di sport all’aria aperta.
Innanzitutto lo scenario. Il percorso attraversa le strade e le piazze più belle della Capitale e porta con sé tutta la poesia e il fascino della storia e della tradizione romana: dalle Terme di Caracalla al Circo Massimo, passando per piazza Venezia, via del Corso, piazza di Spagna, piazza del Popolo, il Pincio, villa Borghese, via Veneto, via dei Fori Imperiali e il Colosseo, per arrivare sulla linea del traguardo ancora una volta alle Terme di Caracalla, ogni anno un fiume colorato e festante di donne, uomini e bambini si riversa per le strade della città eterna.
E poi la data, quel 31 dicembre, che segna per tutti la fine dell’anno e nel contempo l’inizio di qualcosa di nuovo, auspicabilmente più generoso di opportunità, speranze e fortune. Ma è anche il momento di far festa, e farlo nella città più bella del mondo, dopo aver trascorso un intero pomeriggio correndo o passeggiando tra le meraviglie della Capitale, diventa un’occasione imperdibile per chi ama Roma.
Ed è questo il motivo per cui negli anni l’ATLETICOM WE RUN ROME, oltre a vantare la partecipazione di grandi atleti di caratura nazionale e internazionale, è diventata soprattutto una grande festa aperta a tutti, che unisce i valori dello sport, della cultura e della famiglia. Un appuntamento imperdibile anche per i tanti turisti che arrivano a Roma per chiudere l’anno in bellezza e dare inizio ai festeggiamenti del Capodanno nella Capitale.
L’evento, organizzato da Atleticom ASD, si svolge sotto l’egida della FIDAL, è inserito nel calendario nazionale e insignito del riconoscimento di FIDAL Silver Label. Gode inoltre dei patrocini del CONI, Sport e Salute, di Roma Capitale e della Regione Lazio.
Tre diverse tipologie di gara: 10 km competitiva, 10 km non competitiva e 5 km per soddisfare le esigenze di atleti agonisti, ma anche di famiglie e di chi da poco si è avvicinato al mondo del running, per vivere tutta la magia di Roma e respirare il clima delle feste natalizie all’ombra del Colosseo.
La grande novità di quest’anno è che l’Atleticom WeRunRome 5K sarà intitolata al Prof. Antonio Maglio con il patrocinio dell’INAIL, Istituto Nazionale per L’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro. Medico italiano considerato il padre del movimento paralimpico e della sport-terapia nel nostro Paese, Maglio già nella seconda metà del secolo scorso, attraverso il suo lavoro innovativo e le sperimentazioni, ha rivoluzionato in modo determinante le tecniche e gli interventi nella riabilitazione a favore delle persone con lesioni midollari.
Il professor Maglio è globalmente riconosciuto come il pioniere delle paralimpiadi, avendo portato avanti un progetto per i tempi a dir poco ambizioso se non folle, condotto con spirito innovativo e lungimirante. Diede infatti vita alle prime Paralimpiadi ufficiali della storia, proprio a Roma, realizzando un grande evento sportivo per la nazione e per il mondo intero, che si svolse qualche giorno dopo i Giochi Olimpici di Roma 1960. Oggi a più di 60 anni da quel momento, molto è cambiato, e il movimento paralimpico si è progressivamente affermato in tutto il mondo ma c’è ancora tanto che ognuno di noi possa fare.