“Guardate: c’è già un’aria di frociaggine in giro che non fa bene. C’è una cultura odierna dell’omosessualità rispetto alla quale chi ha un orientamento omosessuale è meglio che non sia accolto in seminario perché è molto difficile che un ragazzo che ha questa tendenza poi non cada perché vengono pensando che la vita del prete li possa sostenere ma poi cadono nell’esercizio del ministero”.
Parole forti quelle pronunciate da Papa Bergoglio ieri durante l’incontro a porte chiuse con i Vescovi italiani che hanno poi riportato all’Adnkronos quanto ascoltato. Sono stati gli stessi vescovi a confermare che il Pontefice avrebbe pronunciato con molta serenità queste parole per metterli in guardia sul fatto che quello che per la cultura di oggi sembra la cosa più normale, per il ministero ordinato non lo è, esponendo i giovani al rischio di “cadere”.
Il Pontefice avrebbe utilizzato l’espressione rispondendo alla domanda di alcuni vescovi che, partendo da quanto affermato sui seminari lo scorso novembre con l’Assemblea che ha approvato una mozione favorevole all’accoglienza nei seminari per chi ha tendenze omosessuali, hanno fatto notare la circostanza al Papa che già si era espresso con il no all’ingresso in seminario per i giovani preti con tendenze omosessuali. Bergoglio allora ha osservato “con molta serenità” che l’attenzione va data si’ ad ogni persona ma che non si può sublimare tutto col fatto di essere prete, rischiando di mettere i giovani nella condizione di cadere. E, per rafforzare il suo pensiero, ha utilizzato l’espressione decisamente poco consona.
“Il Papa arretra sui diritti LGBT+ e discrimina i seminaristi gay, sino ad oggi il Papa aveva dichiarato, o almeno fatto intendere, che se un prete rispettava il voto di castità il suo orientamento sessuale non era un problema. Invece, oggi oltre ad usare la parola ‘Frociaggine’, come riportato dai media, sembra che abbia anche indicato di vietare l’ingresso ai nuovi seminaristi gay. Ricordiamo che i seminari sono finanziati anche con i soldi dei contribuenti italiani ed anche il clero è pagato anche con l’8X1000, pertanto se tale dichiarazione discriminatoria verrà confermata dalla Chiesa, chiediamo che il Governo blocchi i fondi dell’8×1000 alla chiesa Cattolica”. E’ quanto dichiara Fabrizio Marrazzo Portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista, Liberale.
“Vorremmo capire come verranno identificati i seminaristi gay – continua – faranno perquisizioni? Utilizzeranno la santa inquisizione? O sottoporranno i preti alle hits di canzoni di cantanti LGBT+ per vedere le loro reazioni? tutto questo oltre che discriminatorio è anche ridicolo. Purtroppo l’Italia tutta sta andando indietro, anche questo Governo arretra sui diritti, con il PDL della Lega che vuole bloccare i corsi contro le discriminazioni verso LGBT+ nelle scuole, il Governo che non firma la mozione UE contro l’omobitransfobia. Per questo, come Partito Gay LGBT+, continuiamo a resistere e lavorare per il referendum sul Matrimonio LGBT+, partendo dal sostegno della Regione Sardegna, grazie all’impegno della presidente Todde, che con altre 4 Regioni consentirà un Referendum Nazionale, per mostrare che come dice anche il Censis, oltre il 65% degli Italiani è favorevole ad estend ere diritti alle persone LGBT+ e non vuole indietreggiare”.
“Ha già detto tutto Francesco. Se va in escandescenze parlando di troppa ‘frociaggine’ nella Chiesa è perché evidentemente non si sa più dove nascondere le persone omosessuali nel clero, che sono numerosissime e certe politiche repressive sono destinate a finire. Nel mondo, l’Italia è lo stato che storicamente ha più subito l’influenza della Chiesa cattolica contro i diritti delle persone LGBTQIA+ e sulla fantomatica (e inesistente) teoria gender. Se si urla alla diffusione del ‘gender’ e poi si ammette di non riuscire a contenere al proprio interno la diffusione della ‘frociaggine’, questa retorica non è più credibile”. Così Rosario Coco, presidente di Gaynet, commentando le parole del Pontefice diffuse oggi dalla stampa.
“Nel 2024 non c’è spazio per discriminazione e omofobia”. Lo scrive su X il segretario di Più Europa Riccardo Magi, ripostando una card del partito “Libera frociaggine in libero Stato” dopo le parole del Papa.