Con decisione un anime maggioranza ed opposizione hanno deciso che da oggi, negli interventi di manutenzione pubblica che interesseranno la Capitale, verrà utilizzata una pittura ecologica e mangia smog. Una decisione che ha messo d’accordo tutti.
L’impiego di questa vernice, già approvato dalla commissione lavori pubblici presieduta da Antonio Stampete, consentirà alla Capitale di fare un altro passo in avanti verso l’ambizioso obiettivo cui si è candidata: l’abbattimento delle emissioni entro il 2030 ed il loro azzeramento entro il 2050. Le vernici mangia smog, da sole, non basteranno. Ma insieme al piano per ridurre le emissioni inquinanti, approvato lo scorso settembre, faranno la loro parte. il proprio contributo.
“Le buone pratiche in ambito ambientale renderanno con il tempo l’ente virtuoso“ ha commentato Rachele Mussolini prima firmataria della delibera sull’utilizzo di tecnologie alla riduzione dell’inquinamento atmosferico.
Il provvedimento, votato da tutti e 32 i consiglieri presenti, “va soprattutto incontro ai cittadini” ha aggiunto la Mussolini
Vernici del tipo che impiegherà il Campidoglio, sono già state utilizzate a Roma visto che ci sono famosi Street Artist che già ne fanno uso. presenti in città. Tra questi Maria Ginzburg che, in collaborazione con il municipio VIII ed Atac, ha realizzato un green wall alla fermata metropolitana della Garbatella.
Anche il murale di JDL contro l’omofobia è stato dipinto sempre con vernici mangia smog in via Tessalonica, sulla parete dell’istituto tecnico industriale Armellini. Il primo della serie è stato però quello di Iena Cruz che campeggia tra via del Gazometro e via del Porto Fluviale. Più di recente, pitture anti-smog, sono invece state impiegate all’uscita della metro di Rebibbia.
Le vernici ecologiche sono a base di idropittura che, se applicata nei tanti edifici pubblici, va a svolgere la doppia fase antibatterica-antivirale e anti agenti inquinanti con riduzioni in percentuali altissime.
“Parliamo di un prodotto di ultima generazione che attiva le proprietà anti-inquinamento e antibatteriche, grazie alla luce solare e artificiale, riducendo l’inquinamento e i costi energetici – ha sottolineato anche il consigliere democratico Riccardo Corbucci, l’altro primo firmatario della proposta – È una tecnologia – ha ricordato – che venne già testata a Roma con successo nel 2007 nel tunnel Umberto I e più recentemente con dei bellissimi murales nel quartiere Ostiense”.