E’ stata eseguita venerdì l’autopsia sul corpo della 22enne Margaret Spada, la giovane siciliana morta a Roma durante un intervento di rinoplastica. Subito dopo l’anestesia la ragazza di Lentini è entrata in coma e non si è più risvegliata morendo poche ore dopo in ospedale. I primi risultati dell’esame autoptico parlano di un “quadro generale compromesso” culminato con l’arresto cardiocircolatorio. Ora si dovrà attendere qualche giorni per le risposte di altre analisi che dovranno confermare se a causare la morte della ragazza sia stato uno shock anafilattico.
La struttura, cui si era rivolta la 22enne arrivata a Roma dalla Sicilia, nel quartiere Eur in via Cesare Pavese, è risultata sprovvista di autorizzazione per effettuare questo tipo di interventi, come confermato anche dal presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, e uno dei due titolari, padre e figlio, non avendo la specializzazione non poteva effettuare interventi di chirurgia estetica. In una autocertificazioni del 2009, poi, il titolare dello studio aveva dichiarato “di essere specialista in chirurgia plastica” allegando i titoli accademici e assicurando che nel luogo dove poi si sarebbe tenuto l’intervento a Margaret si sarebbero svolte solo “visite pre operatorie e controlli post intervento”.
Molti pazienti, come anche Margaret Spada, avevano scelto lo studio dopo aver visto le pubblicità sui social, in particolare su TikTok, che promettevano un intervento particolare con una «tecnica innovativa» per rimodellare la punta del naso con un intervento definito “poco invasivo”, ma pur sempre un intervento che ha bisogno di un’anamnesi approfondita e degli strumenti adatti. Strumenti che sembra non fossero presenti in ambulatorio: mancavano infatti l’ossigeno, il defibrillatore, i farmaci di emergenza e un anestesista. E prima di procedere con l’operazione c’erano state solo foto scambiate su Whatsapp, le analisi del sangue e un elettrocardiogramma.
Margaret non aveva firmato un modulo per il consenso informato e quindi sembra che i medici, padre e figlio, non fossero a conoscenza di eventuali allergie, e che abbiano chiesto al fidanzato informazioni solo dopo che Margaret ha iniziato a sentirsi male.
Il gip ha convalidato il sequestro preventivo del centro medico. La misura è stata disposta su richiesta del pm Erminio Amelio per il rischio di “reiterazione del reato”. Sul fronte delle indagini i carabinieri del Nas la prossima settimana svolgeranno un ulteriore sopralluogo per verificare se fossero presenti, al momento del malore, strumenti per le emergenze come il defibrillatore o medicinali da utilizzare in caso di shock anafilattico.
“Ci auguriamo che nessuno più possa essere vittima di quanto capitato a nostra figlia Margaret. Chiediamo che venga rispettato il nostro dolore”. Sono le parole dei genitori di Margaret diffuse dal loro avvocato. I funerali della ragazza si svolgeranno domani alle 11 nella chiesa Madre Santa Maria la Cava e Sant’Alfio a Lentini. Il sindaco Rosario Lo Faro ha indetto il lutto cittadino e bandiere a mezz’ asta.