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Cappellano di Rebibbia indagato, solidarietà a padre Boldrin da ex garante dei detenuti

20/01/25 - 11:00

La notizia dell’iscrizione del registro degli indagati di padre Lucio Boldrin il cappellano di Rebibbia Nuovo Complesso ha suscitato clamore proprio per il suo impegno a favore dei detenuti. Il sacerdote, accusato di aver ”permesso ad alcuni detenuti di comunicare con l’esterno”, si è autosospeso dall’incarico in carcere in attesa che la magistratura proseguisse l’inchiesta. Tra i tanti attestati di vicinanza e solidarietà arrivati a padre Lucio c’è anche quello di Gabriella Stramaccioni, ex garante dei diritti dei detenuti nella capitale. “L’inchiesta a carico di Padre Lucio Boldrin ha lasciato sbigottiti tutti/e coloro che lo hanno conosciuto in questi anni. Fra cui io. Non entro nel merito delle indagini che faranno il loro corso – scrive Stramaccioni sui social -. Voglio solo testimoniare a Padre Lucio la mia vicinanza ed il ringraziamento per il servizio speso a favore della popolazione detenuta. Sono stata testimone per 6 anni (durante il mio mandato di garante) di quanti “favori” abbia sempre fatto Padre Lucio. Soprattutto alle persone detenute più povere per le quali provvedeva all’ acquisto di schede telefoniche, di sigarette, di cibo, di vestiti. Ai tanti malati che ha sempre visitato portando una parola di conforto. Ai tanti senza fissa dimora per i quali si preoccupava all’ uscita dal carcere di trovare una sistemazione (e che spesso accompagnava con la.sua macchina). Alle tante telefonate fatte per tranquillizzare le famiglie durante il Covid. Alla incessante opera di testimonianza cristiana che ha aiutato tanti uomini a superare la.disperazione. Io questo ho visto fare a padre Lucio nella trincea chiamata carcere. Anche negli ultimi mesi quando avrebbe potuto ritirarsi in situazione più comode. Spero tutto si risolva al più presto. Lo merita Padre Lucio. E tutti coloro che svolgono un servizio sociale così complicato all’ interno degli istituti penitenziari” conclude Gabriella Stramaccioni, ex garante dei diritti dei detenuti nella capitale.

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