Il sindaco Roberto Gualtieri ha aperto, nell’aula Giulio Cesare, la seduta per l’approvazione del bilancio.
“Quello che presentiamo oggi è un bilancio che mette in campo risorse elevate per i servizi e gli investimenti, che guarda alle fragilità sociali e che affida un ruolo importante ai Municipi in un’ottica di decentramento” ha spiegato il sindaco, quantificando in 5,5 miliardi la spesa corrente e in 3,8 miliardi gli investimenti nel triennio. La manovra complessiva del bilancio ammonta a 12,7 miliardi”, ha spiegato il primo cittadino della Capitale introducendo in aula il documento.
“Per la spesa corrente stanzia circa 5,5 miliardi all’anno per un triennio a cui si aggiungono le risorse già stanziate per il Giubileo per le misure di accoglienza dei Pellegrini, che avranno il loro impatto sui servizi e che dovrebbero essere di 50 milioni per il 2024 e 220 per il 2025. Per la spesa in conto capitale ci sono 2 miliardi. Le risorse statali per il Pnrr sono 212 milioni e quelle per il giubileo 364”. “Per gli investimenti”, ha aggiunto il sindaco, “la previsione di spesa nel triennio è di 3,8 miliardi e serviranno, solo per fare alcuni esempi, per le metropolitane, il ponte dei congressi, e per i nuovi mezzi. Tutte risorse, quindi, orientate allo sviluppo, all’innovazione e alla sostenibilità”.
Gualtieri ha poi elencato alcune voci di bilancio relative ai servizi: 748 milioni andranno per sociale e famiglie, 542 per le scuole, 69 per la cura del verde e la tutela ambientale, da ampliare con risorse giubilari, 10 per maggiori spese energetiche e ulteriori risorse nella parte corrente del bilancio andranno al tpl,i bagni pubblici, al potenziamento della derattizzazione alla manutenzione stradale.
Riguardo alla polemica sull’aumento di alcune sugli imposte il primo cittadino ha voluto precisare: “Abbiamo scelto una linea molto attenta alla dimensione sociale: su trasporti e mense siamo stati attorno al 7% e non incidiamo su chi è sotto i 15 mila euro di Isee. Per le rette degli asili nido, quello che viene coperto in misura minore da Roma Capitale può essere coperto dalle risorse dello Stato, quindi da questo punto di vista, tranne che per pochi casi, non si determina un aumento tariffario”.”Nel 2024 – ha aggiunto il sindaco- vorremmo portare a compimento la nuova classificazione delle aree ai fini dell’occupazione di solo pubblico ferma al 1977. Dopo aver ascoltato le associazioni di categoria abbiamo anche modificato le tariffe OSP con una maggiore differenziazione fra le zone di pregio e le zone di periferia”.