Trent’anni senza Agostino Di Bartolomei. Il capitano della Roma, il 30 maggio del 1994 decise di dare l’addio al palcoscenico della vita. Tutto accadde a San Marco, frazione di Castellabate, in provincia di Salerno, il paese di origine della moglie. Agostino, raccontano le cronache dell’epoca, quel giorno si sveglia, accarezza i figli, si mette in terrazza a prendere il sole. E sempre lì, più tardi, sceglierà di farla finita con un colpo di pistola Smith&Wesson calibro 38.
“Mi sento come in un buco” l’ultimo biglietto lasciato alla famiglia a testimonianza di uno stato d’animo inquieto. Sono passati trent’anni da quel tragico 28 maggio, una data funesta per la Roma che dieci anni prima, allo stadio Olimpico con Di Bartolomei in campo, perse ai rigori la finale di Coppa dei Campioni contro il LIverpool. I tifosi non hanno però mai dimenticato il loro storico capitano ricordandolo in ogni occasione. Anche a Trigoria dove nei giorni scorsi è andato in scena la sesta edizione del torneo under 13 dedicato ad Agostino che ha visto in campo Roma, Alba, Fortitudo e Pro Roma. Nella giornata odierna (30 maggio) Rai Play lo ricorderà con il documentario “11 Metri” che ripercorre tutta la sua vita.