Le abbondanti piogge cadute nelle ultime settimane non hanno evidentemente scongiurato la siccità che affligge i territori. A ribadirlo è stata l’ANBI, l’Associazione che raggruppa i Consorzi di Bonifica e di Irrigazione sul territorio nazionale. Nel suo bollettino settimanale sulla condizione idrica, viene riportato l’elenco delle situazioni critiche, i fiumi con poca acqua e invasi e dighe in sofferenza. La situazione, a quanto pare, è sconfortante. Anche i laghi del Lazio sono presentii. In particolare ai Castelli Romani è stato il mese più piovoso da inizio 2024 così come nei territori limitrofi al lago di Bracciano “dove le cumulate di pioggia settembrine si aggirano sui centoquaranta millimetri”, sottolinea ANBI.
Ma il lago di Bracciano (nella foto) in una decina di giorni perde ulteriori 3 centimetri (rispetto al già deficitario 2023 è più basso di circa dieci centimetri) ed il lago di Albano è tornato a calare. In crescita a Roma la portata del fiume Tevere, mentre si riduce quella del suo affluente, Aniene; nel Reatino è in calo il livello del Velino. Secondo ANBI è “sempre più urgente l’avvio di una strategia che al Centro-Sud privilegi l’efficientamento ed il completamento delle opere esistenti, mentre al Nord punti prioritariamente alla realizzazione di nuove infrastrutture idrauliche multifunzionali, capaci di abbinare e funzioni di prevenzione idrogeologica e riserva idrica”.