Grande successo di pubblico per la mostra, l’allestimento durerà fino al primo aprile 2024, a palazzo Bonaparte: “Escher“. Un’esposizione che Roma ospita a 100 anni dalla prima visita nella Capitale dell’artista olandese. La mostra ospita oltre 300 opere divise in varie sezioni tra cui metamorfosi, paesaggi illusioni prospettiche.
Escher ha lasciato il segno della storia dell’arte mondiale grazie alle sue litografie, in grado di mettere insieme emozioni, dettagli grafici e concetti matematici. Nell’esposizione di palazzo Bonaparte ci sono quasi tutti i suoi lavori principali, come “Relatività“, “Mani che disegnano“ o “Mano con sfera riflettente“.
La mostra propone ai visitatori anche le opere giovanili di Escher tra cui i paesaggi, quasi tutti realizzati in Italia, una sezione di opere dedicate a Roma, e la fase delle metamorfosi perfezionata nei mesi di permanenza in Spagna.
Cosa che scoprirà chi vedrà la mostra è che Escher visse a Roma per 12 anni, dal 1923 al 1935. Dopo vari viaggi in Italia, quando visitò, tra le altre regioni, l’Abruzzo, la Campania e la Toscana, Escher trovò casa nella Capitale, al civico 122 di via Poerio, nel quartiere di Monteverde vecchio. Il periodo romano ebbe una forte influenza su tutto il suo lavoro successivo che lo vide prolifico nella produzione di litografie e incisioni soprattutto di paesaggi. A questa fase è dedicata la serie completa dei 12 Notturni romani prodotta nel 1934, poco prima che l’artista lasciasse l’Italia per dissapori con il fascismo.