L’odierna Commissione Speciale PNRR si è riunita per esaminare lo stato di attuazione dei progetti relativi al Rafforzamento servizi sociali e domiciliari per garantire dimissione anticipata assistita e prevenire ospedalizzazione (progetto “A casa con Cura”), Housing Temporaneo e Povertà estrema – Stazioni di Posta.
Presenti, oltre ai membri della Commissione, l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute Barbara Funari, assessori municipali alle Politiche Sociali e tecnici del Dipartimento che seguono l’implementazione dei progetti.
“Sono giorni in cui il dibattito sulle persone senza fissa dimora e sulla difficoltà di trovare per loro una sistemazione si è fatto più acceso. Poco si dice, invece, su quanto questa Amministrazione sta facendo non solo sulla realizzazione di infrastrutture sociali per la città, ma di servizi di accompagnamento alle persone e alle loro famiglie. Quanto emerso questa mattina in Commissione ha fatto emergere proprio un aspetto poco considerato: l’utilizzo dei fondi PNRR per la costruzione di servizi oltre che di strutture fisiche. Si evidenza, dunque, l’impatto sociale che i fondi del Piano Nazionale hanno sulla città e questo grazie ai progetti voluti dall’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari che ringrazio” dichiara il Presidente della Commissione Speciale PNRR Giovanni Caudo.
“Lo ha ben spiegato l’assessora Funari come grazie a fondi del PNRR il progetto sperimentale “A casa con cura”, avviato d’intesa con la ASL Roma 1, sia in atto una governance di sistema perché gli anziani siano tutelati con dimissioni protette integrate dopo un loro ricovero in ospedale, fino ad oggi non possibile, garantendo la continuità dell’assistenza soprattutto a chi è solo. In questo modo si aiutano anche le famiglie che spesso non sanno a chi rivolgersi, evitando ricoveri impropri in Rsa e lungodegenze. Un progetto finanziato con 1 milione e 300 mila euro di fondi della Missione 5 del PNRR, per un totale di 4 lotti, rivolto a 500 anziani over 65, con l’istituzione di una centrale operativa dipartimentale, nonché strumenti di telesoccorso e teleassistenza, tramite l’utilizzo di una specifica App, di cui si potrà avere un primo resoconto a maggio 2025 a sei mesi dall’avvio. Data la scarsità di fondi PNRR destinati al progetto, ritengo utile un intervento finanziario da parte del Ministero competente e in particolare dalla Regione Lazio” prosegue Caudo.
“Per quanto riguarda l’Housing First e le Stazioni di Posta – come illustrato dai tecnici del Dipartimento Politiche Sociali – è evidente come l’offerta di 150 posti complessivi vada a rafforzare la rete di accoglienza di Roma Capitale già in atto, laddove le Stazioni di Posta si pongono come veri e propri centri di servizio per l’inclusione socio-lavorativa. Gli accordi per gli interventi sugli immobili individuati per ospitare tali servizi sono stati quasi tutti stipulati. Si prevede per alcuni la fine dei lavori ad aprile 2025, per gli interventi più complessi a settembre 2025 in modo da avere tempo di allestire i servizi alla scadenza del 30 giugno 2026”.
“Un aspetto fondamentale, emerso ancora una volta in Commissione, è il concetto di integrazione di fondi PNRR/ministeriali, grazie all’orientamento di questa Amministrazione che sin dall’inizio ha avuto come obiettivo l’utilizzo di fondi PNRR proprio nel senso dell’integrazione economico/finanziaria con i diversi soggetti interessati. È importante sottolineare, inoltre, come per la prima volta l’insieme di interventi di servizi e di infrastrutture sociali siano radicate su tutto il territorio di Roma in maniera definitiva e non sporadica come sino ad oggi avvenuto. Un’evoluzione importante, che consente di costruire intorno alle strutture di Housing First e di Stazioni di Posta tutta una serie di nuove realtà territoriali per la nascita di un nuovo tessuto urbano fatto di servizi di comunità, come sta avvenendo con i Poli Civici, i Piani Urbani Integrati, le scuole, con particolare attenzione alle zone periferiche di Roma. Un modello di gestione che, come emerso dagli interventi in Commissione, guarda al coinvolgimento diretto delle comunità territoriali, al loro ascolto e alle loro esigenze” conclude Caudo.